I tipi di lingerie sono davvero tantissimi. Mutande, reggiseni, giarrettiere, bustier, push-up, sottovesti e chi più ne ha più ne metta. Siamo tutte intimate addicted ma quante di noi conoscono la storia della lingerie? Ed è più intrigante un “sotto il vestito niente” alla “Basic Instinct” oppure un bel completino coordinato che lascia spazio all’immaginazione? Come scegliere la lingerie adatta a noi?
Beh adesso non esageriamo, non siamo a questi punti!!!
STORIA DELLA LINGERIE
Ho pensato di raccontarvi innanzitutto la storia della lingerie, sarò breve per non annoiarvi ma è interessante sapere che ogni epoca e ogni civiltà hanno avuto il loro underwear. La storia della lingerie è un vero romanzo rosa che va dalla foglia di fico di Adamo ed Eva fino agli elastici con logo delle mutande dei giovani d’oggi che fanno capolino di jeans a vita bassissima.
TIPI DI LINGERIE NELL’ANTICHITA’
Già nell’antico Egitto le donne aristocratiche usavano una specie di sottoveste trasparente in lino sotto gli abiti. In Grecia si usava il “apodesme“, una sorta di benda arrotolata e posta sotto al seno per sostenerlo. Le donne Romane, invece, a differenza degli uomini che non portavano nulla sotto la tunica, contenevano i seni dentro un mammillare, ovvero una fascia di pelle precursore del moderno reggiseno. Solo le ginnaste potevano fasciare le zone sessuali per proteggere gli organi di riproduzione da colpi e sbalzi.
Le popolazioni barbare non usavano nulla di simile alla biancheria, tranne una tunica bianca che usavano a protezione della pelle e incredibilmente anche come camicia da notte!!!
TIPI DI LINGERIE NEL MEDIOEVO
Nel Medioevo fa la sua comparsa la giarrettiera, diventata famosa per un episodio piccante che coinvolse Edoardo III d’Inghilterra e la la Duchessa di Kent. Secondo la leggenda, da questo episodio ebbe origine il famoso Ordine della Giarrettiera passato poi alla storia. Le mutande furono inventate da Caterina de’ Medici che le indossava per proteggersi durante le passeggiate a cavallo.
Questo capo sfizioso diventò presto un accessorio di lusso con ricami, laccetti e pietre prima che la Chiesa ne proibisse l’utilizzo. In generale comunque si può dire che la lingerie ebbe come principale funzione quella di coprire, ridurre le dimensioni o nascondere le forme del corpo fino all’epoca del Rinascimento.

LA BIANCHERIA INTIMA NELL’ANTICA ROMA (Fonte Internet)
TIPI DI LINGERIE NELLA STORIA PIU’ RECENTE
Durante il Rinascimento la camicia è l’ indumento intimo per eccellenza, e poi i mutandoni o “brachesse”, lunghi fino a sotto il ginocchio e le giarrettiere, semplici laccetti che stringevano le calze sulle gambe. La lingerie comincia da qui a risaltare le forme femminili.
Nella seconda metà del Seicento nascono i primi busti o corsetti, mentre nei primi del settecento divenne di moda gonfiare il lato B, con il “paniere” (una gabbia di cerchi in vimini ancorata intorno alla vita, o al bustino stesso) o con strati sovrapposti di sottogonne.
Il 1800 è il secolo del bustino. Tra le donne dell’epoca impazza la moda del vitino di vespa da cui proviene il termine guepiere (dal termine guepie e cioè “vespa”). Veniva indossato sopra le camicie e chiuso sul dietro da nastri o gancetti mentre le stecche di balena servivano a dare una forma più sinuosa alla vita.

L’INDIMENTICABILE MAMY CHE STRINGE IL BUSTINO DI ROSSELLA IN “VIA COL VENTO” (Fonte Internet)
TIPI DI LINGERIE NEL SECOLO SCORSO
Con l’inizio del Novecento e con l’avvento di nuovi materiali compaiono i primi reggiseni moderni, ma soprattutto tessuti trasparenti e leggeri per una vera e propria liberazione dell’intimo femminile.
Uno degli indumenti intimi più utilizzato è la sottoveste, i mutandoni si accorciano e diventano culotte o addirittura slip, ancor più scarsi di tessuto. Nascono le prime calze in rayon, ormai divenute un’accessorio irrinunciabile per tutte le donne di qualsiasi età.
Il cinema americano ci presenta una camicia da notte talmente corta da coniare il nome “babydoll“. La parola d’ordine dell’epoca era libertà da tutto, quindi anche da lacci o qualsiasi tipo di scomodità.
TIPI DI LINGERIE OGGI
Oggi i tipi di lingerie femminile non conoscono confini ed ogni donna ha la libertà di sedurre senza costrizioni. La moda ci propone sempre qualcosa di nuovo per tutti i gusti, perciò scopriamo insieme i vari modelli tra i quali potrete scegliere per esaltare la vostra femminilità.
IL REGGISENO
Riduttivo chiamarlo così. Infatti ci sono un’infinità di modelli completamente diversi tra di loro. Eccone alcuni:
- il classico triangolo, liscio o in pizzo o tulle, per chi ha un seno regolare e che non necessita di sostegno.
- il reggiseno a balconcino ed il push up per sostenere, alzare e dare volume al seno.
- il reggiseno a fascia, molto utile per gli abiti scollati e adatto a chi ha abbastanza seno da sostenerlo.
- la bralette, generalmente di pizzo o tessuto ricamato, è una via di mezzo tra un reggiseno e un top e si può indossare anche sotto a un vestito oppure una giacca. È il reggiseno di tendenza e sta bene a tutte.
- la brassière, con le spalline larghe ed in tessuto tecnico per sostenere il seno durante l’attività.
- il modello in silicone che aderisce perfettamente alla pelle e permette di sostenere il seno senza mostrare la sua presenza. E’ ideale per chi non ha un seno prosperoso.
E si arriva anche al reggiseno da collezione, come quello prodotto ogni anno da Victoria’s Secret, la celebre casa di lingerie americana: un bra interamente composto da pietre preziose per un valore di oltre tre milioni di dollari!
Naturalmente io l’ho già acquistato (ehm…. sì …. vabbè). Eccovi un modellino di reggiseno che vi piacerà.
I CORPETTI
Sono capi di lingerie molto strutturati, che avvolgono il torace e lo sagomano con l’aiuto di stecche elastiche di vari materiali (una volta erano stecche di balena) e sostengono e sollevano il seno grazie al reggiseno incorporato. Si dividono in:
- Bustier, che può avere scollo a cuore, a balconcino o a fascia. Può essere con o senza spalline, è stretto in vita e si appoggia sui fianchi. Si può indossare anche come sottogiacca.
- Guepière, con reggiseno a balconcino, che stringe i fianchi e modella il punto vita. Presenta delle giarrettiere alle quali vengono allacciate le calze.
- Corsetto, una guaina elastica o con stecche, che va dalla vita fin sotto il seno ed ha la funzione di assottigliare la vita.
Personalmente adoro i bustier come questo che vedete nell’immagine, perchè modella il busto alla perfezione ed esalta le forme.
GLI SLIP
Definirli “mutande” non mi piace, lo trovo poco sexy, mentre gli slip, se scelti in base alle nostre forme, secondo me sono il capo di biancheria intima più femminile e sensuale che c’è. E’ un piccolo pezzettino di stoffa che però mette in risalto e valorizza le nostre curve e va acquistato con attenzione, soprattutto alla taglia, perchè se troppo piccolo crea l’antiestetico “effetto elastico“. Vediamo i vari modelli.
- slip sgambati, che lasciano i glutei leggermente scoperti e assicurano comfort per tutto il giorno, senza farvi rinunciare allo stile. Il grande classico di ogni cassetto della biancheria.
- slip a vita alta, il vintage che torna di moda, sottolineano la vostra silhouette e contengono il girovita. L’ideale per mettere in mostra le curve mediterranee.
- slip classici in cotone o jersey, molto morbidi sulla pelle, a prova di irritazioni e quindi molto adatti a chi ha la pelle sensibile e durante lo sport.
- slip senza cuciture, in pizzo o microfibra, perfetti da indossare sotto gli abiti aderenti perchè evitano antiestetiche linee alla silhouette.
- tanga, microslip che presenta sia sul davanti che sul retro una parte di tessuto triangolare di forma ridotta.
- perizoma, molto simile al tanga ma che termina nella parte posteriore con un sottile cordino.
- culotte, quasi un pantaloncino, un capo molto femminile che scende fin sotto i glutei, spesso in raso, pizzo e seta, la dimostrazione che anche la copertura completa può essere sexy.
- slip brasiliano, con la parte posteriore più piccola di quella anteriore. Le natiche vengono lasciate in parte scoperte e i due tessuti (anteriore e posteriore) non sono uniti solo da una sottile strisciolina laterale, ma da tessuto più alto. Essendo molto sgambato allunga le gambe.
Il modello brasiliano è decisamente il mio preferito.
LINGERIE DA CASA (E NON!)
- Baby Doll, una camiciola molto corta, trasparente, leggermente svasata, generalmente accompagnata da mutandine delle stesso tessuto. Spesso ornata da pizzi e fiocchetti, con scollatura arrotondata e maniche corte arricciate a palloncino o sottili spalline. Molto adatta come camicia da notte sexy.
- chemise, la vera sottoveste, che viene indossata sotto al vestito. Generalmente in seta o in tessuto leggero, può avere inserti in pizzo, è scollata ed ha spalline sottili.
- kimono, abito tradizionale giapponese, dritto, ampio, con maniche molto larghe, chiuso sul davanti dalla cintura chiamata “obi”, molto utilizzato come vestaglia o veste da camera. Può essere lungo o corto.
- negligèe, vestaglia femminile da usare come veste da casa o sopra alla camicia da notte, generalmente abbastanza succinta ed in tessuto vaporoso e trasparente.
- pagliaccetto, indumento intimo che unisce in un sol pezzo corpetto e mutandine. E’ in tessuto morbido, può essere decorato con pizzi e nastrini, ha le spalline sottili e la parte inferiore scende sotto i glutei come le culottes.
LE CALZE
Ultime ma non in ordine di importanza, le calze svelano tutto il fascino e la femminilità delle donne ponendo l’accento sulle gambe, che soprattutto se affusolate e lunghe, possono davvero far girare la testa ad ogni uomo. Tanti sono i tipi di calze, vediamo i più conosciuti.
- collant, di tessuto elastico molto leggero, costituito da due calze unite da una mutandina. Può essere in lycra, pizzo, rete, seta, decorato, stampato, con la riga sul dietro ed è di sicuro il tipo di calza femminile più comodo e versatile.
- autoreggenti, calze di nylon lunghe fino alla coscia che terminano con una fascia, siliconata o elasticizzata, denominata balza che permette alla calza di star su da sola senza l’ausilio di un reggicalze o di una giarrettiera. Può essere liscia oppure decorata solitamente a motivi floreali o in pizzo.
- parigine, o thigh highs, a metà strada tra autoreggenti e gambaletti, sono calze lunghe che arrivano a coprire fino a metà della coscia e che qui si stringono con un elastico meno stretto di quello delle autoreggenti classiche. Generalmente poco elaborate nella trama, le parigine sono monocolore e realizzate in tessuto morbido con qualche decorazione nella parte alta tipo fiocco o ruches.
- knee highs, molto simili alle parigine come modello e tessuti utilizzati ma ancora più semplici e che si fermano poco sopra il ginocchio.
- gambaletti, simili nella trama e nell’aspetto, velato o trasparente, alla calza unisex, arrivano al massimo al ginocchio. Disponibili sia semplici e più o meno velati, che in tantissime fantasie.
- calzini, di gran moda, sono alti poco oltre il malleolo e sono di tutti i tipi di tessuto, stampe e decorazioni, con fiocchi, piccoli strass ed applicazioni gioiello e si portano con le sneakers o con i sandali per un effetto molto trasgressivo.
- reggicalze con calza, una fascia elastica o di pizzo che, applicata ai fianchi, tiene allacciate le calze per mezzo di quattro giarrettiere.
Vi propongo dei deliziosi calzini con stelline dorate da portare questa estate con i sandali per un effetto molto sexy!
Direi che è tutto. Scegliete la biancheria con attenzione, non comprate capi troppo costosi o troppo elaborati e scomodi (che poi non metterete) e ricordatevi che “Per sedurre basta uno sguardo, un pagliaccetto, mostrare e non mostrare. E a certe ragazze di oggi, anzichè scoprirsi, sarebbe conveniente coprirsi” come diceva Silvana Pampanini. Perciò … attente a non strafare!
0 commenti