Come purtroppo tutte noi sappiamo bene, la maggior parte del Natale si trascorre a tavola, ed è il momento buono allora per scoprire un pò di ricette di Natale nel mondo e magari sperimentarle per sorprendere le persone che trascorreranno con noi questa magica festa. Ho fatto un pò delle mie solite ricerche ed ecco che cosa ho trovato di davvero sfizioso.
LE RICETTE DI NATALE NEL MONDO
SPAGNA – ROSCON DE REYES
Si tratta di una ciambella di pasta soffice glassata e ricoperta di frutta candita, con all’interno due sorprese, una fava ed una statuina raffigurante un Re. Chi trova la statuina avrà fortuna e diventerà “re della festa”. Lo sfortunato che invece troverà la fava dovrà pagare il dolce! Per voi la ricetta tratta da Giallo Zafferano.

Roscon de Reyes ( Fonte Buttalapasta)
INGHILTERRA – CHRISTMAS PUDDING
E’ un dolce dalle tradizioni molto antiche, che solitamente viene servito insieme al rum o al brandy butter. La superstizione vuole che il Christmas Pudding sia fatto con 13 ingredienti (come Gesù e i suoi discepoli) e ogni membro della famiglia deve contribuire alla preparazione, girando l’impasto, in senso antiorario, da est a ovest per onorare l’arrivo dei Re Magi.
All’interno del composto vengono inserite monetine, anelli o ditali, oggetti che faranno la fortuna di chi li troverà. Eccovi la ricetta da Donna Moderna.

Christmas Pudding (Fonte Internet)
FRANCIA – VIN BRULE’ E BUCHE DE NOEL
La cucina natalizia in Francia è estremamente raffinata: ci sono molti piatti di pesce, le escargot, le famose lumache al burro, le ostriche e il salmone. Il tutto accompagnato da varie insalate, e a seguire dolci e torte di frutta, grandi vini e magari il Vin Brulé, la famosa bevanda calda a base di vino, zucchero e spezie, di cui vi indico la ricetta tratta da Giallo Zafferano.

Vin Brulé (Fonte Internet)
La Buche de Noel ha una storia molto antica, le prime tracce risalgono a quasi un millennio fa, quando era diffusa l’usanza di bruciare un ceppo particolarmente grande nel camino di casa. Questa abitudine era diffusa in tutta Europa, in particolare nell’est.
La tradizione vuole che il questo ceppo bruci fino all’Epifania e che la cenere venga raccolta e conservata, portando fortuna a tutta la casa, più fertilità della terra, maggiore ricchezza e successo nell’allevamento. Solo nel 1945 un pasticcere francese mise a punto il dolce a forma di ceppo, così da riprendere l’antica tradizione andata ormai a perdersi e da diffonderla in una chiave tutta dolce.
La ricetta che vi propongo è tratta dal blog 2 amiche in cucina.

Buche de Noel (Fonte 2 Amiche in Cucina)
FINLANDIA – JULECAKE
In Finlandia, che è proprio il paese di Babbo Natale, queste festività sono molto sentite. Il cenone prevede per tradizione prosciutto cotto, merluzzo, paté di fegato, formaggi e bevande tipiche natalizie come il Glögg, una specie di Vin Brulé, e l’immancabile birra fatta in casa.
Secondo la tradizione il Babbo Natale finlandese era un folletto adibito alla protezione delle case, che riceveva in cambio dei suoi servigi riso e latte. Per ricordare questa tradizione ancora oggi è consuetudine preparare la Julecake, una torta simile al plumcake ma fatta con riso e latte, e metterne un piatto nei fienili delle case in attesa del folletto. La ricetta è di Buonissimo.

La Julecake (Fonte Buonissimo)
SVEZIA – LUSSEKATTER E PEPPARKAKOR
Nonostante gli svedesi siano un popolo notoriamente laico, rimangono comunque legati a certi rituali e folclori. Nel periodo natalizio amano gustare principalmente due tipi di dolci: i lussekatter e i pepparkakor. Seguite i link per vedere le ricette.
Il lussekatter, chiamato anche lussebulle, è una ricca ciambella di pasta dolce, lievitata ed aromatizzata con zafferano ed uvetta. mentre i pepparkakor sono biscotti sottili allo zenzero, solitamente tagliati a forma di piccoli uomini e donne, di maialini o cuori.
All’inizio del ‘900, divenne molto popolare una bevanda non alcolica alternativa alla birra, ovvero lo Julmust, che esiste ancora e viene consumato anche durante il resto dell’anno. Da non dimenticare il Glögg, la versione svedese del vin brulé.

I Lussekatter (Fonte Buonissimo)
OLANDA – SPECULAAS
Profondo e religioso è il senso del Natale ad Amsterdam: in attesa della Messa di mezzanotte le famiglie si riuniscono in grandi tavolate, dove ogni segnaposto è fatto con una lettera di cioccolato. Ostriche, salmone e caviale sono i piatti più prelibati serviti in questa cena.
Per il pranzo di Natale è tipico delle tradizioni olandesi organizzare grandi tavolate, ma prima di iniziare il pranzo tutti restano tre minuti in piedi e in religioso silenzio a mezzogiorno in punto davanti al tacchino ripieno di prugne.
Da provare sono anche le speculaas, caratteristiche focacce a forma di persona o animale. Come dessert, invece, è proposto il tronchetto come in Francia, a cui si aggiunge però un piccolo Gesù Bambino di zucchero come decorazione.

Le Speculaas (Fonte Cakemania)
GERMANIA – LEBKUCHEN E BAUMKUCHEN
Il Natale in Germania è la festa più sentita dell’anno. L’atmosfera natalizia si respira in ogni angolo, dalle città ai paesini, e risplende di migliaia di luci festose. In questo periodo si preparano in casa un’infinità di dolci e biscotti, come:
- i Lebkuchen (letteralmente: “biscotti della vita”) dalle forme più disparate, fatti con una base di miele e farina e con l’aggiunta di nocciole, pinoli, mandorle, cannella o altre spezie profumate.
- il Baumkuchen (letteralmente: “dolce dell’albero”) chiamato così per la particolare forma, il cui impasto ricorda quello del pancake, che viene sistemato in strati sottili attorno ad un lungo spiedo e poi grigliato tipo girarrosto e ricoperto di cioccolato fuso.

Il Baumkuchen (Fonte Il Club delle Ricette)
ROMANIA – PIFTIE
A Natale in Romania si concentrano un gran numero di riti e usanze: il via è dato dalla festa di San Nicola, quando i bambini lustrano le scarpe che vengono riempite di caramelle.
I menu’ sono svariati, con ricette tramandate e/o tipiche della regione di provenienza. Il maiale è il grande protagonista del cenone natalizio: non possono mancare la țuica (una grappa fortissima bevuta come aperitivo), il piftie de porc (gelatina all’aglio contenente piedi, orecchie e testa del maiale) e per concludere il cozonac, una sorta di panettone.

Il Piftie de Porc (Fonte Internet)
RUSSIA – BLINIS
In Russia il pranzo di Natale viene aperto dai blinis, un grande classico molto goloso della tradizione russa. Poi si mangia per lo più pesce: aringa e salmone affumicato, caviale rosso e nero con tartine o uova sode oppure i karps kapustoi, filetti di carpa con i crauti. I dolci tradizionali sono i piroski, torte farcite con ricotta, uvetta, mele e frutti di bosco, fritti oppure cotti al forno.

I Blinis (Fonte Dissapore)
STATI UNITI – MINCE PIES
In America il pranzo di Natale è sinonimo di tacchino ripieno, come per il Giorno del Ringraziamento, condito con salsa di mirtilli e verdure. Per il dessert si servono il Christmas Pudding, i Brownies, e un assortimento di Mince Pies, tortine di pasta frolla con frutta secca che, secondo la tradizione, sono il dolce preferito da Babbo Natale.
La notte della vigilia, prima di andare a dormire, i bambini americani lasciano uno o due mince pies sul bordo del caminetto per ringraziare Santa dei doni, e una carota per la renna.

I Mince Pies (Fonte Agrodolce)
NUOVA ZELANDA – PAVLOVA
In Nuova Zelanda Natale cade in estate, perciò la sua festa coincide con l’inizio delle vacanze estive ed è dunque un periodo ancora più gioioso. I neozelandesi mantengono la tradizione britannica di pranzare in famiglia il giorno di Natale dopo lo scambio dei doni.
I tradizionali piatti natalizi di tacchino, prosciutto e patate arrosto sono molto diffusi, insieme a insalate e naturalmente un bicchiere di spumante. Per dessert, budino di prugne e la immancabile pavlova, un dolce a base di panna, meringhe, kiwi e fragole. Eccovi il video tutorial.
MESSICO – BACALAO A LA VIZCAINA
Il periodo natalizio in Messico è molto sentito, essendo un paese con una grande religiosità e spiritualità. Fra le varie usanze c’è quella di decorare le porte delle abitazioni con del muschio profumato che dà un tocco molto caratteristico al Natale.
Non possono mancare ovviamente i cibi tipici. Il tacchino ripieno di mandorle, il filetto di carne e il Bacalao a la Vizcaina fatto col pesce secco sono i piatti principali di questo periodo. E per finire le frittelle fatte in casa e il ponche tradizionale che è una bevanda calda con tejocote, zucchero di canna, cannella e uva secca.

Bacalao a la Vizcaina (Fonte Internet)
INDIA – BIRYANI E KHEER
Siamo in India e nonostante la popolazione cristiana sia in percentuale la più bassa di tutto il Paese, anche i non cristiani festeggiano con piacere il 25 dicembre. Nelle comunità cristiane di Goa, il maiale vindaloo è un piatto servito tradizionalmente a Natale e deriva dal piatto portoghese “de vinhad’alhos” (carne con vino e aglio).
Poi abbiamo il Biryani, uno dei piatti più diffusi e completi della cucina indiana che solitamente viene servito come portata principale durante il resto dell’anno, il pollo tandoori, il cui nome deriva dall’omonimo forno di argilla (il tandoor) nel quale veniva tradizionalmente cotto, le verdure al curry e per finire il Kheer, un dolce dall’aspetto molto simile a quello del classico pudding inglese dal quale però si differenzia per il persistente profumo di rosa e cardamomo.

Il Biryani (Fonte Agrodolce)
ETIOPIA – DORO WOT
Il Natale africano non si festeggia ovunque, ma in alcune zone, quando si celebra, si fa festa il 7 gennaio. Anche i simboli tradizionali cambiano: come albero di Natale, infatti, si usa la palma. Sulle tavole etiopi si porta il Doro Wot, uno stufato speziato di verdure e carne, da accompagnare con la Injera, un pane spugnoso a lievitazione naturale. Da bere c’è il vino fatto in casa o la birra.

Il Doro Wot (Fonte Internet)
EGITTO – KAHK
Anche in Egitto, Natale non si festeggia il 25 dicembre, bensì il 7 gennaio, secondo il calendario copto. Inoltre per i 40 giorni che precedono il Natale, i cristiani Copti del paese osservano un periodo di digiuno durante il quale è proibito mangiare cibi di origini animali.
Questo periodo termina poi con un ricco banchetto la sera della vigilia, cioè il 6 gennaio: la cena include alcuni piatti tipici nazionali come la zuppa di carne, preferibilmente agnello, con pane fritto e riso (Fatta), il pesce alla griglia, soprattutto cefali e dei deliziosi biscotti chiamati Kahk, che sono usati anche dai Musulmani per celebrare la fine del Ramadan.

I Kahk (Fonte Internet)
Beh, che mi resta da dire se non BUON APPETITO?
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